Il programma

Tardi ti amai, BELLEZZA tanto antica e tanto nuova, tardi ti amai!

15.05.2024 – Dalla prospettiva filosofica e spirituale di Sant’Agostino.


Agostino descrive la bellezza come “tanto antica e tanto nuova”. Questa paradosso sottolinea l’eternità di Dio e la Sua verità, che esiste fin dall’inizio. Allo stesso tempo, quando si incontra con Lui, tutto si rinnova. In questo modo, la bellezza divina è una costante nella storia umana, ma ogni incontro personale con Dio porta un’esperienza fresca e trasformante. Questo aspetto duale è chiave nella filosofia agostiniana, che sostiene che la verità è immutabile, mentre la nostra comprensione di essa può variare nel tempo. In questa celebre frase, Sant’Agostino incapsula un’esperienza universale di ricerca, desiderio e trasformazione. La riflessione sull’amore, il tempo e la bellezza divina invita tutti a esplorare il proprio rapporto con il sacro, riconoscendo che, sebbene la ricerca possa essere arrivata tardi, l’opportunità di sperimentare e amare l’eterno è sempre a portata di mano. Questo messaggio continua a risuonare profondamente, invitando alla contemplazione e alla crescita spirituale in ogni persona.

EQUILIBRIO

08.05.2024 – Cosa considero importante per poter trovare un nuovo equilibrio quando è necessario?

Un’esperienza in cui trovare continuamente un nuovo equilibrio richiede: osservazione, ascolto, intelligenza, sacrificio, volontà, dedizione, impegno. È una dinamica che mi chiede continuamente di tornare dentro me stesso e di andare verso gli altri. È un processo di unificazione esistenziale tra la PAROLA e la VITA, tra il DIRE e l’AGIRE, un continuo nuovo equilibrio che bisogna trovare nella follia della vita.

IO e il TU

16.03.2023 – Introduzione sulla relazione e la reciprocità in Martin Buber.
“Tutta la vera vita è incontro; questa frase mi rimarrà impressa per sempre, dopo averla vista comincio a sperimentarla e a vedere che è vera ed è sempre vera in ogni modo e in ogni circostanza, Tutta la vera vita è incontro”. Alexander Barrero Vaillant

MOVIMENTO

23.033.2023 – Nel corso del workshop cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inevitabilità di riconoscere il movimento in ognuno di noi e nell’ambiente che ci circonda.

AUTORITRATTO

23.03.2023 – Specchio della propria identità.
L’identità, come un “filo di seta” unico e prezioso, ha il suo colore e la sua brillantezza inconfondibili, ma un filo trova il suo senso di esistenza se riesce a creare un tessuto. Noi esseri umani, la tessitura, la trama del tessuto, la intrecciamo con un altro filo perché siamo esseri relazionali.

IDENTITÀ, LIBERTÀ

30.03.2023 – Come si vede l’altro, come limite o come complemento?
La questione dell’identità.
L’alterità a partire dall’identità dell’io in Pau Ricoeur. Per parlare di identità, è necessario partire dal processo di identificazione o individuazione, cioè quella capacità in base alla quale si può indicare qualcosa all’interno di una particolare gamma di cose dello stesso tipo. Seguendo questo processo, la persona sarebbe un particolare all’interno del resto dei corpi fisici esistenti. A questo livello la persona non si identifica, è semplicemente una “cosa” in relazione agli altri. È necessario che emerga il potere di autodesignarsi perché il concetto di persona passi dall’essere una cosa di un unico tipo a un se stesso.

IL VOLTO INVISIBILE

13.04.2023
Individuare la parte invisibile della propria identità richiede strumenti e una dinamica che apra un processo, stimolando la capacità di cogliere la parte più intima della realtà e di esprimerla dall’interiorità.

RELAZIONE E RECIPROCITÀ

20.04.2023
“Ero in una foresta con un lago, c’era un cielo azzurro e molte nuvole, diversi tipi di uccelli cantavano e le farfalle volavano tra i fiori. Era uno spazio che mi dava molta tranquillità e armonia. In quell’universo ero in relazione con la natura, come sottolinea Martin Buber nel suo libro ‘Io e Tu’, la prima sfera di relazione è la vita con la natura”. Adlih Fernández

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